“Entrai nella scuola di Dionisio e vidi che c'erano lì i giovani più in vista per la loro bellezza e la nobiltà di stirpe, insieme ai loro amanti. Dunque due tra i giovinetti stavano litigando, ma non riuscivo a capire esattamente per cosa. Tuttavia mi sembrò che stessero litigando per Anassagora o Enopide; mi sembrò anche che tracciassero dei cerchi ed essi imitavano con le mani delle inclinazioni, stando piegati con impegno e fervore. E io ? poiché sedevo vicino all'amante di uno di essi ? dopo averlo toccato con il gomito chiesi in cosa mai i due fanciulli fossero così seriamente impegnati e dissi: Che problema importante e bello è quello a cui dedicano così tanta attenzione?. Ed egli rispose: Altro che grande e bello! Costoro stanno solo facendo chiacchiere di astronomia e ciance di filosofia. E io, stupito per la sua risposta, dissi: Giovanotto, la filosofia ti pare cosa brutta? Perché ne parli in modo così ostile?. E un altro seduto vicino a lui, un suo rivale in amore, udita la mia domanda e la sua risposta, disse: Non è da te, Socrate, comportarti così e chiedere proprio a lui se ritiene cosa brutta la filosofia.
”Anassagora