“Quando i ragazzini vanno a scuola non vedono l'ora di poter sudare, giocare a pallone in cortile e muoversi. Hanno energia e voglia di divertirsi. Quando c'è la passione non si può parlare di sacrificio in vista del raggiungimento di un obiettivo. Nel nuoto fisicità e concentrazione vanno necessariamente correlati e l'impegno deve essere costante. Ma quando sei in piscina e qualcuno ti sta insegnando qualcosa che ami fare tutto viene naturale. E' molto importante il ruolo dell'educatore che deve essere in grado di trascinare: spesso non è il giovane allievo che è distratto ma le condizioni in cui si allena perché a volte ci sono corsi con tanti bambini e l'istruttore non può dare attenzione a tutti allo stesso modo. E se ci si sente trascurati ci si stufa più facilmente e non si è motivati.”
Fino a sei anni vive in Australia, paese d'origine della madre e affronta le prime competizioni giovanili europee a partire dal '94, quando in stile libero si aggiudica l'oro nella staffetta 4x200 metri, vittoria seguita dai tre ori nei 100, 200 e 400 metri dell'anno successivo. Nel '96 partecipa per la prima volta alle Olimpiadi mentre il '97 è la ..Continua »