“Quello dell'intrattenimento è un genere che riguarda la televisione e riguarda la carta stampata. E dipende anche dal tipo di mezzo di informazione di cui stiamo parlando. Naturalmente la televisione ha delle esigenze, i quotidiani ne hanno di diverse. Credo che qualche volta il raccontare i retroscena di quelli che sono gli avvenimenti politici, aiuti moltissimo a comprenderli. Anche se spesso, quelle sono ricostruzioni che i politici non gradiscono, perché non sono ricostruzioni ufficiali, sono ricostruzioni nelle quali spesso si va a rimettere a nudo l'uomo, piuttosto che il politico, il personaggio privato piuttosto che il personaggio pubblico. Io credo che in democrazia in qualche modo lo si debba fare, nel rispetto naturalmente di quelle che sono le regole della privacy, di quelle che sono le regole anche del buon gusto giornalistico.”
Dopo essersi laureato in giurisprudenza, nel 1973 entra da praticante nella redazione del “Corriere dei ragazzi”, per poi proseguire la carriera giornalistica scrivendo sul quotidiano milanese pomeridiano “Corriere d'Informazione”, per il padre “Corriere della Sera” e sul settimanale “L'Europeo”. Nel 1987 torna al ..Continua »