“"Sembri un disco rigato" mi ricordo che mi disse improvvisamente quel giorno "non fai che riempirti la bocca con Parigi e Parigi, ma si può sapere cosa ci trovi in Parigi?" Ricordo che, per quanto sorpreso, ero sul punto di dirle che mi aggiravo per le strade di quella città con il cuore oppresso dalla tristezza. Ma non osai dire niente. "E' uno strazio vedere che mio figlio è diventato un disco rigato." Rimase di colpo in silenzio. Quando ciò succedeva era segno che poteva finire col dire qualche frase eccentrica, una di quelle frasi imparate a Parigi che molto spesso denotavano un'insolita genialità. Come successe quel giorno, quando mi disse: "Tanta Parigi e Parigi, sembri un disco rigato in una città che...è piena di righe. Guarda la Torre Eiffel, non è che un ammasso di righe. Righe sui pantaloni dei signori francesi, righe sulla fronte delle portinaie, righe su righe. E tu, il maggior disco rigato del regno. Dovresti riconsiderare la vita rigata che conduci."
”Da: Parigi non finisce mai - FeltrinelliEnrique Vila Matas