“Santissimo Savonarola, come sei bello, quanto ci piaci a noi due! Scusa le volgarità eventuali. Santissimo, potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi, eh...? Savonarola, che c'è? E che è? Oh... Diamoci una calmata, eh, oh... e che è? Qua pare che ogni cosa, ogni cosa uno non si può muovere che questo e quello, e pure per te. Oh. Noi siamo due personcine perbene che non facciamo male a nessuno, che non farebbero male nemmeno a una mosca, figuriamoci a un santone come te. Anzi, no, no, anzi, varrai più di una mosca. Noi ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto. Scusa per il paragone tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offendere. I tuoi peccatori di prima, con la faccia dove sappiamo, sempre zitti, sotto.
”Non ci resta che piangereRoberto Benigni