“Per quanto riguarda la distanza, a me come spettatore, come regista e, quando lo faccio, come attore, non piacciono quegli attori e quelle attrici che si identificano talmente nel loro personaggio per cui si annullano: c’è solo il personaggio e la persona che lo interpreta non c’è più.
Io cerco di capire il personaggio, e, soprattutto, cerco di capire che cosa il regista e il film vogliono raccontare attraverso di lui. E poi, però, non cado in trance. Mi ricordo che sono una persona che sta recitando un personaggio.
”Nanni Moretti