Giovanni Gentile: Pedagogista, filosofo e politico
Nascita: Castelvetrano (Sicilia) il 29/05/1875,
data morte il 15/04/1944Lic.foto: Pubblico dominio
Nel 1897 si laurea in Lettere e Filosofia alla Scuola Normale di Pisa e qualche anno più tardi ottiene un posto di docente a Campobasso, dove conosce sua moglie e mette al mondo tre figli. Svolge la carriera da docente universitario spostandosi tra le università di Palermo – dove nel 1907 dà vita a al giornale “Nuovi Doveri” – Pisa, Roma e Milano, della cui Bocconi è per dieci anni vicerettore. Nel 1903 comincia ad esporre i propri principi idealisti sulla rivista culturale “La Critica” fondata insieme a Benedetto Croce e seguita, negli anni del fascismo, da “Giornale critico della filosofia italiana”. Prende il suo nome la riforma scolastica promulgata nel 1923 in qualità di ministro della Pubblica Istruzione del Regno, dopo cui sarà nominato senatore, incarico che nel 1925 porta alla stesura del Manifesto degli intellettuali fascisti, esplicito segno di rottura con l'amico e collega Croce. Tra i vari incarichi istituzionali, il suo contributo alla diffusione della cultura fascista e non si esprime con il ruolo di direttore e vicepresidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, direttore della pisana Scuola Normale e del periodico “Nuova Antologia” e presidente dell'Istituto Italiano di Studi Germanici e per l'Oriente. Scrive moltissime opere a carattere filosofico, pedagogico e storico, e dopo il celebre “Discorso agli Italiani” – cui segue l'ultimo lavoro “Genesi e struttura della società” – nel '43 diventa membro della mussoliniana Repubblica Sociale Italiana. L'anno seguente il filosofo neoidealista viene barbaramente assassinato davanti alla sua dimora fiorentina da un gruppo di partigiani a colpi di rivoltella, nell'ambito di un attentato che divise il fronte antifascista dell'epoca. 📚
Cognome Gentile 📚
Nome Giovanni 24 FRASI E CITAZIONI DI GIOVANNI GENTILE