Frasi di Italo Svevo [Pag.3]

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Frasi di Italo Svevo [3/5]

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“Le cortesie, anche se comperate a caro prezzo, piacciono.”

Italo Svevo

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“A una data età nessuno di noi è quello a cui madre natura lo destinava; ci si ritrova con un carattere curvo come la pianta che avrebbe voluto seguire la direzione che segnalava la radice, ma che deviò per farsi strada attraverso pietre che le chiudevano il passaggio.”

Italo Svevo

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“Una volta in Inghilterra la condanna ai lavori forzati veniva applicata appendendo il condannato al disopra di una ruota azionata a forza d'acqua, obbligando così la vittima a muovere in un certo ritmo le gambe che altrimenti gli sarebbero state sfracellate. Quando si lavora si ha sempre il senso di una costrizione di quel genere.”

Italo Svevo

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“E' libertà completa quella di poter fare ciò che si vuole a patto di fare anche qualche cosa che piaccia meno. La vera schiavitù è la condanna all'astensione: Tantalo e non Ercole.”

Italo Svevo

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“Il possesso non dava la verità, ma esso stesso, non abbellito da sogni e neppure da parole, era la verità propria e pura e bestiale.”

Italo Svevo

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“Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso. Anche nella tragedia antica la vittima non ritornava in vita e tuttavia il rimorso passava. Ciò significava che la deformità era guarita e che ormai il pianto altrui non aveva alcuna importanza.”

Italo Svevo

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“La malattia, è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione. (Riferita al fumo)”

Italo Svevo

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“Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.”

Italo Svevo

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“Si piange quando si grida all'ingiustizia.”

Italo Svevo

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“Mi pareva di aver sciolto il problema angoscioso. Non si era né buoni né cattivi come non si era tante altre cose ancora. La bontà era la luce che a sprazzi e ad istanti illuminava l'oscuro animo umano. Occorreva la fiaccola bruciante per dare la luce (nell'animo mio c'era stata e prima o poi sarebbe sicuramente anche ritornata) e l'essere pensante a quella luce poteva scegliere la direzione per moversi poi nell'oscurità.”

Italo Svevo

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“Si capisce come la nostra vita avrebbe tutt'altro aspetto se fosse detta nel nostro dialetto.”

Italo Svevo

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“La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore.”

Italo Svevo

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“Quando guardo una montagna aspetto sempre che si converta in vulcano.”

Italo Svevo

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“La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso.”

Italo Svevo

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“Soltanto per le persone colte lo scrivere può tenere luogo del parlare.”

Italo Svevo

Scrivere Parlare

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“La bestia è perfetta e non perfettibile. Chi la studia deve saper progredire.”

Italo Svevo

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“Eppoi il tempo, per me, non è quella cosa impensabile che non s'arresta mai. Da me, solo da me, ritorna. (Il fumo)”

Italo Svevo

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“Aveva cessato di lottare contro la propria poltroneria e per risparmiarsi i rimorsi l´aveva elevata a teoria.”

Italo Svevo

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“Chi non ha le ali necessarie quando nasce non gli crescono mai più. Chi non sa per natura piombare a tempo debito sulla preda non lo imparerà giammai e inutilmente starà a guardare come fanno gli altri, non lo saprà imitare. Si muore precisamente nello stato in cui si nasce, le mani organi per afferrare o anche inabili a tenere.”

Italo Svevo

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“Quanto poco cervello occorre per pigliare il pesce? Il corpo è piccolo. Che cosa sarà la testa e che cosa sarà poi il cervello? Quantità da negligersi! Quello ch'è la sventura del pesce che finisce in bocca del gabbiano sono quelle ali, quegli occhi, e lo stomaco, l'appetito formidabile per soddisfare il quale non è nulla quella caduta così dall'alto. Ma il cervello! Che cosa ci ha da fare il cervello col pigliar pesci?”

Italo Svevo

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