Calcolatrice gratuita con funzioni basilari - Calcolatrice gratis online con rullino, per memoria dei conteggi

Calcolatrice gratis online con rullino conteggi automatico
Clicca i tasti o digita i numeri - CE per cancellare, AC per pulire gli appunti

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Versione scientifica
Rullino conteggi - Cancella con il tasto AC sulla calcolatrice
Per copiare i dati: selezionali -> poi pulsante destro Copia/Incolla
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Come usare la calcolatrice online

Selezionare la calcolatrice cliccando sul Display, quindi cliccare i tasti con il Mouse oppure digitare direttamente i numeri sulla tastiera.

Operazioni comuni
» Applicare IVA del 22%: Imponibile * 1.22, poi premi il tasto %
» Calcola sconto del 20%: (Prezzo * 20), poi premi il tasto %. Quindi sottrai dal prezzo originale il risultato ottenuto e otterrai il prezzo scontato.
» Scorporo IVA del 22% su 150€: (100 * 150) / 122, dove 122 rappresenta l’aliquota IVA. Con valore totale di 150€ la base imponibile sarà dunque di 122,95 euro. A questo punto, per calcolare lo scorporo effettivo sottrarre all’importo lordo la base imponibile. Quindi 150 – 122,95 = 27,05 €.

Qualche nozione storica
Forse non tutti lo sanno, ma gli strumenti per facilitare i calcoli esistono da moltissimo tempo. L’abaco, per esempio, è stato uno dei primi. Era una semplice struttura in legno con dei fili su cui scorrevano palline colorate per aiutare nel conteggio. Nonostante la sua antichità, l’abaco viene ancora utilizzato in alcune scuole primarie per insegnare i rudimenti della matematica. Un oggetto così semplice, ma così geniale, che ha attraversato i secoli senza perdere la sua utilità.
Ma il vero passo avanti verso qualcosa di simile a una calcolatrice lo si deve a Wilhelm Schickard, uno scienziato tedesco che nel 1623 inventò il primo prototipo di un dispositivo semi-automatico per fare calcoli. Pensa a quanto doveva essere rivoluzionario per l’epoca: all’improvviso, conti complicati che richiedevano tempo e fatica potevano essere svolti con più facilità. Certo, non era ancora la comodità di oggi, ma era un inizio che apriva la strada a innovazioni sempre più audaci.
Le cose cominciarono a farsi davvero interessanti nel XIX secolo, quando grazie alla meccanica si cominciarono a produrre le prime calcolatrici industriali. Certo, erano macchine piuttosto ingombranti, niente a che vedere con la praticità odierna. Solo verso la fine del 1800 si riuscì a dotarle di tasti più comodi, rendendo l’utilizzo molto più intuitivo. E chissà, forse chi le usava all'epoca si sentiva come noi oggi quando utilizziamo un nuovo dispositivo tecnologico per la prima volta.

Le prime calcolatrici elettroniche
Passiamo al XX secolo, quando la tecnologia fece un salto incredibile. Arrivarono le calcolatrici elettromeccaniche, più rapide e compatte rispetto ai loro antenati. In questo settore l'Italia giocò un ruolo di primo piano, grazie a Olivetti che dominava il mercato mondiale con i suoi modelli avanzati. Ogni progresso era come un passo in avanti verso il futuro, un piccolo tassello che contribuiva a cambiare la quotidianità delle persone. E poi, con l’invenzione dei transistor alla fine degli anni '70, le calcolatrici diventarono finalmente tascabili, rivoluzionando il modo di lavorare e fare calcoli. Nel 1968, Olivetti lanciò la Logos 328, una delle prime calcolatrici elettroniche, erede del "Programma 101", un computer da tavolo progettato qualche anno prima.
Ma fu la Hewlett Packard, il 1º febbraio 1972, a segnare una svolta: introdusse la prima calcolatrice scientifica portatile con 35 tasti. Da quel momento in poi, dire addio ai grossi calcolatori meccanici fu inevitabile. E, con ogni clic sui suoi tasti, si avvertiva la sensazione di avere tra le mani una tecnologia destinata a cambiare il mondo.
Oggi, anche se sembra quasi scontato, la calcolatrice è ancora indispensabile. Ce l’abbiamo tutti, sullo smartphone o sul computer, sempre pronta a semplificarci la vita, in un modo o nell’altro. È incredibile pensare a quanto si siano evoluti questi strumenti, passando da pesanti macchine meccaniche a software che si possono trovare in ogni dispositivo moderno. E chissà cosa ci riserverà il futuro, magari un giorno le calcolatrici diventeranno ancora più intuitive, integrandosi direttamente nella nostra vita quotidiana in modi che non possiamo nemmeno immaginare.

Chi ha inventato la calcolatrice tascabile?
La prima calcolatrice tascabile è stata sviluppata dall’azienda giapponese Busicom, ma è stata Texas Instruments a introdurre il primo vero modello commerciale nel 1972. Era piccola, pratica e ha cambiato il modo in cui le persone facevano calcoli ovunque si trovassero.

Perché si chiama “calcolatrice”?
Il termine “calcolatrice” deriva dal latino “calculus”, che significa “pietruzza”. Questo perché, nell'antichità, le persone usavano sassolini per fare i conti. Col tempo, la parola è stata usata per descrivere qualsiasi strumento che facilitasse i calcoli.

Le prime calcolatrici erano davvero rumorose?
Sì, le prime calcolatrici meccaniche facevano parecchio rumore! Avevano ingranaggi metallici e leve che scattavano ad ogni operazione. Quando le macchine elettriche presero il loro posto, il rumore diminuì, ma non del tutto.

Quali materiali si usavano per le prime calcolatrici elettroniche?
Le prime calcolatrici elettroniche erano fatte con componenti piuttosto semplici: plastiche dure, metallo per i circuiti e transistor per farle funzionare. Non c'era ancora la sofisticazione dei materiali moderni, come gli schermi LCD o i chip miniaturizzati.

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